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DON GIUSEPPE MASSARO NOMINATO PARROCO

 

 

Settembre è il mese dei nuovi inizi, anche nella Chiesa. Perché in alcune comunità è  mese di cambiamenti, di partenze, di distacchi. È così anche per la nostra comunità pastorale: don Giuseppe Massaro è stato nominato parroco. Da San Maurizio in Vimercate è stato chiamato alla parrocchia Dio Trinità d’Amore in Vimodrone.

 

Caro don Giuseppe, l’annuncio evangelico ti chiama oggi su strade nuove, ti chiama ad essere “nomade” … è forse questa la vera “povertà” di un sacerdote: quella di essere sempre pronto a nuove strade, nuovi incontri, nuove comunità, con tanta fiducia e gioia nel cuore per ciò e per chi lo aspetta ma anche con tanta nostalgia e sofferenza per ciò e per chi lascia ...

 

Un viaggio è un gioco di valigie, di sacchi, di borse. Biancheria profumata di fresco e ben stirata, messa in ordine, quasi numerata per i giorni da spendere. Biancheria ammucchiata, sporca, disordinata, affaticata di sudore misto a profumi, essenze o lezzo: memorie di emozioni o delusioni.

Valigie fatte o disfatte: attese, speranze, ricordi, bilanci. L’acqua deterge ogni cosa e riconsegna il bagaglio all’antico stato, pronto per la nuova impresa.

Il cuore è diverso, altra cosa: non si lava facilmente. Cresce e si gonfia nutrito dal viaggio e somma a strati le sue pareti come tacche della storia, metro e misura dell’anima, che l’una sull’altra combaciano quasi a confondersi, a bilanciarsi, a mescolare i ricordi che all’improvviso riaffiorano precisi, come gioia o dolore, sconfitte o vittorie, stimolati da un inaspettato suono, da un particolare retrogusto, eccitati dall’odore della terra o dal contatto di un oggetto. Forse per questo il viaggiatore conserva reperti, per provocare il cuore …

(E. De Luca - G. Matino, Mestieri all’aria aperta, Feltrinelli)

 

Il cuore è diverso … perché alcuni “viaggi” non sono tanto semplici, perché per alcuni viaggi è difficile essere pronti.

Il cuore è diverso … perché si nutre di relazioni, affetti, progetti, sogni, tenerezza, dolcezza, consolazione, gratitudine, perché prova malinconia, tristezza.

So che è così anche per te don Giuseppe e per la comunità di S. Maurizio.

 

Caro don Giuseppe, ti auguro di cuore un buon cammino!

Fare il parroco è un dono grande e insieme un compito grande: si è chiamati a uno sguardo "strabico": a ciascuno e a tutti, al vicino e al lontano, all'oggi e al domani ... ma è proprio una bella "sfida"! Come ben sai!

La presenza, l’amicizia del Signore Gesù ti accompagni. Nuove relazioni e amicizie, nuovi progetti e sogni colorino questa nuova stagione di vita e di vita ecclesiale che ti si spalanca davanti.

Rubo qualche parola a quel famoso vescovo e pastore, dom Helder Camara, per farti i miei più caldi e affettuosi auguri per questo tuo nuovo cammino nell'annunciare la gioia del Vangelo e nell'accompagnare i fratelli:

 

Beato chi si sente eternamente in viaggio

e in ogni viaggio, in ogni prossimo

vede un compagno desiderato.

Un buon camminatore si preoccupa

 dei compagni scoraggiati e stanchi

Intuisce il momento In cui cominciano a disperare.

Li prende dove li trova. Li ascolta.

Con intelligenza e delicatezza,

soprattutto con amore,

ridà coraggio e gusto per il cammino.

 

Davvero auguri, don Giuseppe! Per tutti i tuoi sogni più belli e grandi. E che la tua vita sia “e-vangelo”: una buona, gioiosa, bella notizia per chi ti conoscerà e incontrerà!

 

don Mirko


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