IL ROVETO ARDENTE
Quaresimale 2005
Il nostro Papa e il nostro Vescovo hanno invitato i cristiani a
dedicare il 2005 all’ Eucarestia.
Per scoprirne il dono, mistero, lo "scandalo",
la tremenda bellezza, la gioia, il turbamento, la forza, la consolazione, la
gratuità, la necessità.
Mi ha davvero affascinato il meraviglioso quadro di Chagall dal
titolo "Domenica": sa tradurre con splendida efficacia la gioia della domenica,
della festa.
Sa raccogliere insieme i vari segni di questa gioia.
Due volti felici e stretti l'un l'altro, la casa delle origini
di Chagall, la nuova casa e la nuova città, Parigi, con i suoi simboli - la Tour
Eiffel, la chiesa di Nôtre-Dame - un meraviglioso arcobaleno che attende là
oltre il fiume della vita, con le sue acque a volte chiare, a volte nere e
turbinose... non sembra mancare nulla alla festa del qui e ora e alla festa
senza fine...
Senza la domenica non possiamo vivere dicevano i primi
cristiani. Questa affermazione, questo "urlo", questo "segreto" arriva fino a
noi con tutta la sua freschezza e la sua potenza, la sua gioia e il suo
splendore che nascono dalla pienezza del cuore e della vita, di una fede nel
Risorto celebrata, vissuta, testimoniata.
Su tutto questo abbiamo voluto riflettere e confrontarci in
profondità nel Quaresimale 2005, dal titolo "Il roveto ardente", affidandoci a
padre Eugenio Costa, liturgista e parroco di S. Fedele a Milano, a suor Marcella
Farina teologa salesiana, a mons. Giuseppe Busani liturgista e vicario
episcopale di Piacenza, al prof. Alberto Melloni docente di Storia contemporanea
all’Università di Modena e Reggio Emilia, a mons. Franco Brovelli liturgista e
responsabile della formazione permanente del clero della diocesi di Milano,
relatori straordinari per competenza e ampiezza di orizzonti, che hanno saputo
"leggere dentro" la storia e la realtà con sapienza e profezia evangelica. Li
ringrazio di cuore perché ci hanno donato consapevolezza e ci hanno restituito
sogni e desideri evangelici.
don Mirko Bellora
10 Novembre 2005, memoria di S. Leone Magno
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