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SILENZIO - INCONTRI - BELLEZZA

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luglio/agosto 2003

Con quel pizzico di calma in più tanto sognato, nelle prossime vacanze auguro a tutti il coraggio del silenzio, la luce degli incontri, uno sguardo di bellezza.

IL CORAGGIO DEL SILENZIO

Mons. Angelo Comastri Vescovo di Loreto racconta: la prima volta che incontrai Madre Teresa di Calcutta fui colpito dal suo sguardo: mi guardò con due occhi limpidi e penetranti. Poi lei mi chiese: "Quante ore preghi ogni giorno?". Rimasi sorpreso da una simile domanda e provai a difendermi dicendo: "Madre, da lei mi aspettavo un richiamo alla carità, un invito ad amare di più i poveri. Perché mi chiede quante ore prego?". Madre Teresa mi prese le mani e le strinse fra le sue quasi per trasmettermi ciò che aveva nel cuore, poi mi confidò: "Figlio mio, senza Dio siamo troppo poveri per aiutare i poveri! Ricordati: io sono soltanto una povera donna che prega. Pregando, Dio mi mette il suo amore nel cuore e così posso amare i poveri. Pregando!"

LA LUCE DEGLI INCONTRI

Una leggenda ebraica racconta che ogni uomo viene sulla terra con una piccola fiammella sulla fronte, una stella accesa che gli cammina davanti. Quando due uomini si incontrano, le loro due stelle si fondono e si ravvivano, come due ceppi sul focolare. L'incontro è riserva di luce. Quando un uomo per molto tempo è privo di incontri, la sua stella, quella che gli splende di fronte, piano piano si appanna, si fa smorta, fino a che si spegne. E va, senza più una stella che gli cammini avanti. La nostra luce vive di incontri. O la tua vita è presenza luminosa per qualcuno o non è nulla. O rischiari l'esistenza o la tristezza di qualcuno o non sei. O porti luce o muori. (Ermes Ronchi)

UNO SGUARDO DI BELLEZZA

E' significativa una pagina del teologo brasiliano Leonardo Boff, in cui racconta un aneddoto riguardante sua madre. "Tu che sei un teologo, hai visto Dio?", chiede al figlio. E Boff risponde: "Mamma, nessuno vede Dio". Insiste la madre: "Ma come, tanti anni che sei prete e teologo e non hai visto Dio! E' una vergogna". Allora il figlio le chiede: "Ma tu lo vedi?". E lei: "Chiaro che lo vedo. Di quando in quando, al tramonto le nuvole si mettono in una determinata maniera. Io mi fermo a guardare e lui passa via con il suo manto, sorridendo; e dietro di lui viene tuo padre defunto, guardandomi e sorridendo, e io resto per tutta la settimana con la gioia nel cuore". Boff commenta: "La vera teologa è lei, nonostante sia analfabeta".

Buone vacanze allora. Nella preghiera, nelle relazioni, nello sguardo ...
Milano si svuota, ma non tutta... Per questo un pensiero, una malinconia mi attraversano sempre: c'è chi resta a Milano per motivi di salute, di età, di denaro ...
Che i meravigliosi gesti di solidarietà e fraternità di cui molti di noi sono capaci continuino a essere un "raggio di sole" per tutti.

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