BUON ANNO CON GLI OCCHI
gennaio 2009
Vi faccio gli auguri di Buon Anno, parlandovi di occhi …
occhi chiusi, occhi aperti, occhi di gufo … per questo ho voluto disseminare
sull’informatore tanti, simpatici gufi ...
OCCHI CHIUSI
Vi auguro di tenere - almeno in qualche momento della
giornata - gli "occhi chiusi", non per non vedere ma piuttosto per vedere
meglio, di più e più in profondità.
Un eremita venne interrogato dal giovane discepolo sul perché
l’umanità riesca in alcuni casi ad essere tanto perversa e, in altri, tanto
buona e generosa: "Abitano in noi" rispose l’ eremita, "due bestie affamate: una
feroce e l’altra mansueta". Domandò il discepolo: "Quale delle due prevarrà in
me?". Rispose l’eremita: "Quella che più verrà da te nutrita".
Uno dei modi più incisivi per nutrire la parte migliore di
noi sta nel costruirci una seria e corposa vita interiore, sta nel nutrirla col
silenzio, con la meditazione su buone letture, sul Vangelo, sta nel renderla
forte con la preghiera.
Nonostante il nostro quotidiano esiga mille corse, bastano
pochi minuti, ogni giorno … e il silenzio, come dico spesso, ci cambierà come ci
cambia l’ amore … e nel silenzio Dio ci parlerà ...
OCCHI APERTI
Così aveva detto Enzo Biagi nel giorno del suo 80°
compleanno: "Ho conservato la capacità di indignarmi e di meravigliarmi" ...
Per fare questo ha saputo tenere gli occhi bene aperti … Ci vogliono occhi
bene aperti per imparare a non vedere solo se stessi e i propri bisogni, per
imparare a scorgere gli attentati e le ferite alla giustizia, ai diritti umani,
per imparare a vedere le lacrime trasparenti sui volti di chi soffre. E da occhi
bene aperti possono nascere cuori aperti, mani aperte … Ce l’ha insegnato il
nostro Cardinale:
La carità sa, vede, agisce!
La carità autentica non finge di non vedere e non sapere; non
ignora né minimizza i mali altrui, magari per esasperare al momento opportuno i
propri. C’è una solidarietà umana da ritrovare nei nostri paesi e nelle nostre
città perché chi vive momenti di difficoltà non si senta abbandonato. … C’è uno
stile di vita costruito sul consumismo che tutti siamo invitati a cambiare per
tornare a una santa sobrietà, segno di giustizia prima ancora che di virtù.
Vi auguro occhi aperti, penetranti … come quelli di Gesù,
pieni di attenzione, cura, misericordia, occhi che non si sono abbassati davanti
a nessun potere, a nessun potente.
OCCHI DI GUFO
Dio ha fatto gli occhi dei gufi e delle civette così enormi
affinché fossero occhi che vedono nella notte, quando le cose sono ciò che sono
e nient’altro. Per scrutare le tenebre bisogna avere occhi smisurati, gli occhi
di Dio stesso. Allora la notte diventa luce. (L.A.Lassus, Pregare è una festa)
Vi auguro occhi di gufo: occhi di fede, occhi immensi che
bucano la notte, che già ci fanno sognare l’alba, che vedono dentro e oltre, che
scrutano le tenebre, le tenebre del dolore, della morte, del male,
dell’ingiustizia, per intravedere la speranza. E la speranza non è attesa
inerte, fuga, illusione, rassegnazione, ma passione, impegno robusto, grinta,
condivisione …
Ho voluto un simpatico gufo in copertina, con un occhio
chiuso e uno aperto … l’occhio chiuso è quello della misericordia, l’occhio
aperto è quello dell’ironia e della speranza … E’ un gufo appeso alla luna, ai
suoi sogni. Sia così per ognuno.

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