GUARDARE INDIETRO E AVANTI

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LUNEDI’ 31 DICEMBRE 2007
OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE

Nm 6,22-27; Sal 66; Gal 4,4-7, Lc 2,16-21
GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

Il filosofo danese Soeren Kierkegaard (1813-1855) consiglia due sguardi per capire la vita:

La vita può essere capita solo guardandosi indietro
ma deve essere vissuta guardando avanti.

GUARDARE INDIETRO → GRAZIE

Un testo:

Per capire il valore di un anno
chiedi ad uno studente che ha perduto un anno di studio.
Per capire il valore di un mese,
chiedi a una mamma che ha partorito prematuramente.
Per capire il valore di una settimana,
chiedi all’editore di un settimanale.
Per capire il valore di un’ora,
chiedi a due innamorati che attendono di incontrarsi.
Per capire il valore di un minuto,
chiedi a qualcuno che ha perso un treno.
Per capire il valore di un secondo
chiedi a qualcuno che ha appena evitato un incidente.
Per capire il valore di un centesimo di secondo,
chiedi ad un atleta che ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi.

Un testimone
E’ il momento, credo, anche per me di dare un’occhiata dal viadotto; ormai sono più i ricordi delle speranze, ma non ho tanti motivi per abbandonarmi alla nostalgia. Nei miei ricordi non c’è rimpianto; sono sicuro di avere ricevuto più di quello che mi aspettavo. Ho visto il mondo, ho incontrato gente e devo molto al mio prossimo. (Enzo Biagi)

Un proposito
Esprimeremo tra poco la gratitudine in modo ufficiale e solenne col Te Deum ma la gratitudine va vissuta ogni giorno in modo personale e permanente perché tutti i giorni la nostra vita, fin da quando nasciamo, ha a che fare con i doni degli altri e coi doni di Dio.
La vita è un regalo che apri ogni mattina quando ti svegli …

GUARDARE AVANTI → INSIEME A DIO

Buon anno insieme a Dio!
La fede è vivere con Dio, è camminare con un compagno splendido e sicuro, Gesù di Nazareth; è camminare ricchi del suo Spirito, come ci dice la 2^ lettura di oggi Gal 4,6:

Dio ha mandato nei nostri cuori lo spirito del suo Figlio
che grida: Abbà, Padre!

Questa compagnia bella e sicura di Dio, di Gesù, è così descritta dalla stupenda prima lettura di oggi:

Il Signore faccia brillare il suo volto su di te

e dal salmo responsoriale:

Dio ci benedica con la luce del suo volto

La certezza e la bellezza di questa compagnia l’ho trovata espressa in maniera affascinante in una preghiera di René Latourelle:

Signore, durante le lunghe ore di apparente solitudine, nella camera, di fronte al muro, davanti ai miei libri, e alla pagina bianca che a fatica cerco di riempire, so di non essere solo, ma che siamo in due. So che sei con me, intensamente presente, che mi avvolgi nel tuo amore, e che leggi, dietro alle mie spalle, quello che abbozzo a proposito di te e sono felice. (…)
Come ai tempi del liceo, quando solo, con mia madre che sferruzzava, studiavo Omero o Virgilio, entrambi presenti, entrambi in silenzio e profondamente felici … Signore, tu ci sei sempre e io sono felice perché noi siamo insieme.

E’ la certezza a cui ci richiama ogni domenica il nostro altare
La Bibbia parla spesso di viti ma mentre nell’Antico Testamento Dio era il padrone e il custode della vigna, Gesù, l’Emmanuele, afferma qualcosa di completamente nuovo: "Io sono la vite e voi siete i tralci"

Questo ci ricorda il nostro altare con l’immagine dei tralci e della vite: Dio è in me, Dio è il segreto della mia vita, Dio è la mia linfa vitale.

Vi auguro che durante tutto il 2008 viviate questa certezza, questa esperienza: non sono solo, siamo almeno in due, ho la compagnia di Dio.

GUARDARE AVANTI → INSIEME AGLI ALTRI

Buon anno insieme agli altri!
E’ il richiamo del papa nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace dal titolo "Famiglia umana, comunità di pace".
Il Papa ci invita a far crescere in noi la consapevolezza che l’umanità è una grande e unica famiglia.
Il Papa ci invita e invita tutti i popoli a fare famiglia, a non vivere accanto o contro ma insieme.
Richiamando che si arriva alla pace

  • curando l’ambiente
  • creando un’economia attenta al bene comune
  • superando i conflitti e volendo il disarmo
  • vivendo una legge morale comune per impedire gli egoismi e gli individualismi di persone e popoli

Il richiamo di camminare insieme è vecchio come il mondo, come ci narra questo apologo:

Una volta un cigno un gambero e un luccio decisero di tirare un carretto con sopra un carico.
E vi si aggiogarono tutti e tre insieme. Facevano tutti gli sforzi possibili, eppure il carretto non avanzava. Il carico era leggero per loro ma il cigno si slanciava verso le nubi, il gambero andava indietro e il luccio tirava verso l’acqua. Chi avesse torto o ragione non tocca a noi giudicarlo, però il carretto è ancora là.

Ma questo è un richiamo più che mai attuale perché la situazione stagnante della politica italiana e forse anche di qualche settore e gruppo ecclesiale evidenzia una chiara incapacità di dialogare e camminare insieme, uno stile conflittuale e di arroccamento feroce, viscerale, volgare, che non porta da nessuna parte e che diventa snervante per tutti …
Ci è donato un anno, un anno per abbattere i muri, un anno per gettare i ponti.

GUARDARE AVANTI → SVEGLIANDOSI ALLA SPERANZA

E’ l’invito forte di questi ultimi tempi sia del Papa (enciclica Spe salvi), sia dei cardinali Martini e Tettamanzi.
In questo momento storico che vive un’eclisse di speranza e di bontà, occorre tornare a credere nei sogni, negli ideali, sapendo che gli ideali sono come le stelle: non li raggiungeremo mai, ma, come i naviganti in mare ce ne serviamo per tracciare la nostra rotta.
Occorre essere capaci oggi più che mai di una testimonianza lieta, luminosa, coraggiosa, tenace, audace.
ccorre essere più aquile che pipistrelli …

Signore,
tu che ci chiamasti "le mie pecorelle",
forse hai sbagliato:
siamo pipistrelli amanti della notte
poiché temiamo la libertà del giorno
che ci donasti Giorno luminoso,
spazzato dal vento dello Spirito senza confini.
E noi davanti alla meraviglia
dell’aurora che si apre,
silenziosi ritorniamo a casa
per appenderci a testa all’ingiù
per non vedere questa luce che turba il nostro sopore
e che potrebbe trasformarci in aquile!
Svegliaci, Signore, siamo troppo pipistrelli.
 

Buon anno!
31 dicembre 2007

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