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A SCUOLA DAGLI INNAMORATI
Sami Briss Lovers (124K)

Sami Briss - Lovers

febbraio 2017
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A SCUOLA DAGLI INNAMORATI

Ma voi li osservate gli innamorati? Se ne vanno allacciati per la strada; non vi è chi possa separarli. E ci danno tanta speranza, perché ci fanno comprendere che l’amore c’è. Ricordate la pagina di diario scritta da papa Giovanni XXIII quasi agli inizi del Vaticano II? Il Concilio che aveva voluto per rinnovare la chiesa non andava per il meglio. Il pontefice era molto preoccupato e, dopo l’ennesima faticosa giornata di lavoro, non era riuscito a prender sonno. Quella notte non aveva dormito per nulla. Poi, alle prime luci dell’alba, apre egli stesso le persiane dello studio che si affaccia su piazza S. Pietro. È deserta nella quiete mattutina. Poi vede spuntare una coppia di giovani. I due sono abbracciati: si capisce che si vogliono bene.“Da dove verranno e dove andranno a quest’ora del mattino?”, si chiede il papa. Ma conclude: “Non importa saperlo. È comunque un segno che l’amore c’è. Che Dio c’è”. E comincia la giornata con grande vigore. (Tonino Bello, Parabole)

Anch’io li osservo, felice di vederli felici. È così che mi capita sempre, come in questo inizio di febbraio, a ogni nuovo corso - per-corso - per i fidanzati quando li incontro, quando li ascolto, quando narro loro della straordinaria bellezza e forza di quel miracolo e mistero che è l’amore, che è la fede cristiana, che è il matrimonio cristiano.
Li guardo e mi accorgo che quando si è innamorati, ci si mostra come si dovrebbe sempre essere; mi accorgo che quando ci si innamora, si nasce un'altra volta, si rinasce, come per una primavera del cuore, quando tutto si colora, quando tutto torna a essere bello e luminoso.
Un innamorato si fida, si abbandona. Va oltre la ragione. Scopre che nessuno è così libero come chi ama e insieme che nessuno è così legato come chi ama. Non teme il legame anzi, nel legame trova libertà. Ogni innamorato afferma con radicale umiltà di non bastare a se stesso. Non si arresta davanti all'impossibile. Crea, inventa, sorprende e si lascia sorprendere. Ed è felice, smisuratamente felice.
Per tutto questo mi è tornata alla mente una frase: Solo gli innamorati, gli eremiti e i folli pongono le questioni fondamentali … perché ti interpellano, ti stupiscono, ti “sfidano”, ti mostrano che si può essere felici!
Non si sottraggono alle domande più brucianti, più inquietanti. Pensano con lucidità e radicalità. Non si accodano al così fan tutti, al così pensano tutti. Non rischiano l’omologazione. Non temono il coraggio della domanda, il coraggio di pensare, di essere liberi. Appassionati e temerari. Sanno vedere oltre, sperare oltre. Non si fermano al possibile. Non temono di sognare in grande. Hanno occhi di gufo e ali d’aquila …

Trovo fra queste persone una a me, e non solo a me, carissima, straordinaria, uno splendido dono di Dio: papa Francesco. Anche lui è un innamorato! Lo si sente nella forza delle sue parole, lo si vede nella semplicità e nella tenerezza dei suoi gesti, lo si coglie nei cambiamenti a cui invita tutta la Chiesa, volendo far risuonare il Vangelo. È un innamorato di Dio e degli uomini. E per la forza e la gioia di questo amore è capace di grandi trasformazioni. La sua Esortazione apostolica “Amoris Laetitia” è davvero un testo rivoluzionario che segna l’archiviazione di una pastorale limitata ai divieti e agli obblighi, in cui si prende le distanze da legalismi lontani anni luci dalla realtà per dare spazio alla persona, alla coscienza, alla misericordia, all’accompagnamento, al discernimento pastorale. Finalmente!
In questo suo testo non teme di andare alle radici dell’amore e chiede a tutti di verificare e confrontare il proprio modo di amare con quello scritto da Paolo nella 1^ lettera ai Corinti, che qui vi trascrivo nella traduzione interconfessionale in lingua corrente:

Chi ama è paziente e generoso.
Chi ama non è invidioso, non si vanta, non si gonfia di orgoglio.
Chi ama è rispettoso, non cerca il proprio interesse,
non cede alla collera, dimentica i torti.
Chi ama non gode dell’ingiustizia, la verità è la sua gioia.
Chi ama tutto scusa, di tutti ha fiducia,
tutto sopporta, mai perde la speranza.
L'amore non tramonta mai.
(1Cor 13,4-8)

Papa Francesco restituisce a chi lo incontra e a chi lo ascolta con libertà di cuore tutta la bellezza del Vangelo, e tutta la gioia del credere. Restituisce una immagine di Chiesa che sa accompagnare tutti con la stessa misericordia e la stessa tenerezza di Dio Padre.
Sentite quando parla del suo amore per la Parola di Dio:

Amo la mia vecchia Bibbia, quella che ha accompagnato metà della mia vita. Ha visto la mia gioia, è stata bagnata dalle mie lacrime: è il mio inestimabile tesoro. Vivo di lei e per niente al mondo la darei via.
Mahatma Gandhi, che non era cristiano, una volta disse: "A voi cristiani è affidato un testo che ha in sé una quantità di dinamite sufficiente per far esplodere in mille pezzi la civiltà tutta intera, per mettere sottosopra il mondo e portare la pace in un pianeta devastato dalla guerra. La trattate però come se fosse semplicemente un’opera letteraria, niente di più”.
È un libro come fuoco, un libro nel quale Dio parla. Perciò ricordatevi: la Bibbia non è fatta per essere messa su uno scaffale, piuttosto è fatta per essere tenuta in mano, per essere letta spesso, ogni giorno, sia da soli sia in compagnia.
Voglio confidarvi come leggo la mia vecchia Bibbia: spesso la prendo, la leggo per un po’, poi la metto in disparte e mi lascio guardare dal Signore. Non sono io a guardare Lui, ma Lui guarda me: Dio è davvero lì, presente.

Bisogna abbracciare il mondo come si abbracciano gli innamorati, scriveva il romanziere Morris West … anche il papa fa così. E per questo è così amato. Lo aspetto con infinita gioia il 25 marzo.

Nel cuore di febbraio sta la festa di San Valentino, vescovo e martire che la letteratura religiosa descrive come protettore degli innamorati, guaritore e difensore delle storie d’amore … lo prego per tutti gli innamorati e anche per quell’innamorato speciale che è il nostro papa!
Come immagine di copertina ho scelto un quadro del pittore israeliano Sami Briss dal titolo “Gli amanti”: chi si ama ha negli occhi lo stesso colore del cielo, chi si ama fa nascere intorno a sè una terra dal colore dell’oro, chi si ama ha pensieri di pace …

Che cosa sarebbe una vita senza sogni audaci e proibiti?
E che terra sarebbe una terra in mano solo ai saggi e ai prudenti,
senza folli e poeti con nel cuore nostalgie di primavere perdute?

don Mirko Bellora

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