www.donmirkobellora.it

riga

 

IL FIORE ROSSO

ottobre 2009 riga

Ed eccoci al nastro di partenza!
La Comunità Pastorale "Beata Vergine del Rosario" in Vimercate e in Burago Molgora comincia a muovere i primi passi, come un piccolo bimbo.
E, si sa, nell’imparare a camminare ogni bimbo sa affrontare tranquillamente e insieme audacemente mille rischi, senza temere qualche inciampo o impaccio, qualche caduta, qualche rallentamento, perché rialzarsi e ricominciare senza paura è scritto nel cuore di ogni bimbo, soprattutto quando si sa amato e si sa atteso da mani aperte, da mani sicure …

So che quella della Comunità Pastorale è un’esperienza nuova a cui tutti - sacerdoti e laici insieme - siamo chiamati, so che è una "sfida pastorale" non di poco conto… Sarà sicuramente una sfida avvincente ma anche vincente, perché si radica innanzitutto sulla fede semplice, forte, creativa dei tanti cristiani che danno vita a questa comunità pastorale e si radica su splendide realtà già presenti e operanti a ogni livello, catechetico, caritativo, culturale, artistico …

Nel Libro della giungla di Rudyard Kipling, il cucciolo d’uomo Mowgli riesce a vincere l’ arrogante, cattiva tigre Shere Khan con il fiore rosso, il fuoco, un tizzone ardente. Il fuoco non brucia Shere Khan, la allontana per sempre.
Il passaggio, di generazione in generazione, del tizzone ardente, del fuoco della fede, del fuoco interiore, è la strada, il cammino del popolo di Dio, da Abramo a oggi. Non è la potenza delle pietre dei templi, la forza delle istituzioni umane, ad assicurare al popolo di Dio il suo avvenire, ma il passaggio di generazione in generazione, da persona a persona, di questo tizzone ardente, del fiore rosso della testimonianza.
La storia della salvezza è un movimento biografico. La storia della Chiesa è un movimento biografico. Un movimento di persone.
Se Dio ha scelto questo modo per la rivelazione della sua
verità che rende liberi, se ha scelto la dimensione persona, se ha privilegiato biografie, cioè vite ed esperienze umane, per essere rivelato, conosciuto e contemplato, è dunque evidente l’importanza decisiva dei testimoni nell’esperienza di fede cristiana. (Paolo Giuntella, Il fiore rosso, Paoline)

Un movimento biografico, un movimento di persone … ecco la storia della nostra fede, della nostra comunità pastorale … un bellissimo fiore rosso, uno splendido tizzone ardente da passarsi di mano in mano.

Per questo sono certo che sapremo far fronte a questa nuova esperienza, a "sconfinare" ma, come ho già detto, chi sconfina vede meglio. Sono certo che sapremo lasciar cadere le lamentosità per un passato che non ritorna e trovare un coraggioso realismo capace di incidere nell’oggi. Come ci invita a fare continuamente il nostro cardinale Dionigi Tettamanzi:

Una "semplice pastorale di conservazione",
oltre a essere sterile,
si dimostra irresponsabile e oggettivamente "peccaminosa",
perché sorda, se non addirittura ostile,
alla voce di Dio e alla sua chiamata.
(Mi sarete testimoni)

La cosa importante - dentro questa comunità pastorale - è sentirci un "noi", sentirsi a casa propria, una casa dove si vive una fede che diventa appartenenza …

L'appartenenza
non è lo sforzo di un civile stare insieme
non è il conforto di un normale voler bene
l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé.
è quella forza che prepara
al grande salto decisivo
che ferma i fiumi, sposta i monti
con lo slancio di quei magici momenti
in cui ti senti ancora vivo.
Sarei certo di cambiare la mia vita
se potessi cominciare a dire noi.
(Giorgio Gaber)

Qualcuno ha scritto che "Nel giovane brucia un fuoco, nell’anziano brilla una luce" … Nella nostra comunità ci sarà bisogno di questo fuoco e insieme di questa luce. Ci sarà bisogno dello stupore e del candore dei bambini, dello slancio creativo dei giovani, della solidità degli adulti, della saggezza degli anziani.

La cosa importante è sentirci un noi che ha tutto il sapore di corresponsabilità.
L’ho scritto in ogni fibra del mio essere, del mio essere prete, lo vado ripetendo da sempre e ne sono sempre più convinto:

Se io sogno da solo,
il mio è soltanto un sogno
ma, se sogniamo insieme,
il sogno diventerà realtà.

La cosa importante è sentirci un noi che non si chiude, ma che si apre, che getta ponti …
Sono felice che un ponte sia la cifra-simbolo della città di Vimercate! E’ un’icona che mi affascina da sempre, da quand’ero vicario parrocchiale a Desio: il giornale della "mia" comunità giovanile si intitolava proprio "Il ponte"… Come dice lo scrittore Erri De Luca " In edilizia si scassano e si rifanno soffitti e pavimenti, si tirano su muri, che servono a dividere, a isolare. Solo il ponte è un’opera cordiale, fatta per congiungere. Il ponte è la sagoma rara dell’arcobaleno"
Spero proprio che questo "noi" diventi, come ponte, opera cordiale, cioè opera che invita a tessere i rapporti con tutti, richiamo all’arcobaleno che è segno dell’alleanza tra Dio e l’uomo.

Camminiamo insieme, affidati alle mani sicure di Dio Padre e alle mani di Maria, Beata Vergine del Rosario che ha creduto nell’impossibile di Dio.

Don Mirko

top riga